giovedì 25 settembre 2008

Crimini Bianchi. Unico crimine? La banalità




Non mi è piaciuta questa nuova produzione TAO DUE, vabbé che abbiamo le scatole piene di queste fiction senza anima, recitate male e troppo, poi questa è spettacolarmente scopiazzata! Le inquadrature sotto pelle alla Dottor House medical division. Tanto E/R, e tantissime citazioni di altri prodotti d'oltre oceano. Niente di nuovo sotto il sole dunque. Che poi i dottori sbaglino e spesso barino ce lo vengo a dire loro? Quelli di mediaset? Come se non si sapesse. Un tempo ero convinta che i medici fossero una specie di esseri superiori. Di fronte alla morte di una persona cara mi sono resa conto che invece, sono proprio umanissimi, e dunque sbagliano, certo che sbagliano! C'è da farci una fiction? Non lo so. E la morte del bel Silvestrin? Che, guarda un po', stava per chiedere alla sua bella se voleva sposarlo. E poi io non mi dovrei inalberare se qualcuno si azzarda a dire che L'uomo nell'ombra è di maniera perché è un giallo d'azione ambientato a Los Angeles. Sì, certo, magari per chi non lo ha letto...

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