venerdì 5 ottobre 2007

Voyeurismi gay per donne etero


Ho voluto riportare nel mio piccolo blog l'interessantissimo intervento di Veruska Sabucco in un numero di Pride di qualche anno fa.
Si spiega in maniera esauriente in fenomeno delle donne etero attratte irresistibilmente dal fascino dell'omosessualità maschile.
articolo

domenica 19 agosto 2007

Cos'è L'uomo nell'ombra?


Ombre e nebbia, titolava un tempo Woody Allen, là dove si perde, o si ritrova, per magia, tutto-. Alberi, palazzi, sentimenti, persone.

Ma se il personaggio chiave della storia è un commissario di polizia e i protagonisti non sono i crimini, il tessuto di questa foschia s’infittisce e genera fantasmi che, forse, solo l’amore può smascherare.

L'uomo nell'ombra è un romanzo difficilmente collocabile. Non si può definire -a tematica gay- pur raccontando, con assoluta naturalezza, una doppia storia d’amore tra uomini e, malgrado questo, non nominando mai il termine–gay- o –omosessualità-.

Un giallo forse? Sì, in un certo senso lo è ma non assomiglia ai grandi classici, più che altro si avvicina ad un noir.

Un poliziesco? È vero che due dei quattro protagonisti sono poliziotti e ci s’immerge quasi da subito in appostamenti, indagini, squadre antidroga e quant’altro.

Guerre tra bande? La Los Angeles insanguinata dalla guerriglia urbana è solo lo sfondo, forse la definirei meglio, -la scusa- per dare a queste storie d’amore legate a filo doppio, un’atmosfera che cozza paurosamente con la connotazione romantica del testo.

Ma il romanticismo non è mai fine a se stesso.

La vendetta che porta all’amore, l’amore che porta alla vendetta sintetizzando al massimo la vicenda che narra le gesta di Tom O’Brian, commissario rude e schietto che si scontra con il mondo diverso e marcio di William Hartmann, l’avvocato senza scrupoli che difende i balordi più ricchi e potenti della città. In parallelo c’è Jake Monroe, figura che si delinea lentamente agli occhi del lettore, è detective ed ex infiltrato, incapace di sfuggire ai ricordi, e sbagli, del passato. Nel suo passato c’è Dugan Earp, il pusher spietato e inafferrabile mai quanto il suo capo, il boss, l’uomo nell’ombra onnipresente tra le righe del romanzo: inafferrabile, indecifrabile, il vero protagonista senza mai, forse, comparire.

I quattro interpreti si muovono tra una Los Angeles ricca e peccatrice, e una San Francisco che dovrebbe essere teatro del ritorno alla normalità per Jake. Già, normalità. Cosa ci può esserci di normale nella vita del detective dopo aver tradito lui, quella fiducia incondizionata che aveva letto nei suoi occhi? Sapendo di essere stato l’unico sulla faccia della terra ad aver meritato tale fiducia? Così si susseguono i flashback che lo riportano indietro nel tempo, a quando, quattro anni prima, ha vestito da infiltrato, i panni del temibile mediatore di droga Eric Mclay per arrivare ad acciuffare proprio Earp.

L’incontro tra il buono della situazione, il commissario O’Brian, e –cattivo- il cinico e spietato avvocato dal quale si reca per scarcerare Earp, è l’anello che congiunge le due storie. Tom infatti è convinto che il detenuto Dugan Earp sia l’unico appiglio rimastogli per arrivare al boss, colui che gli ha tolto ogni cosa, strappando alla vita la giovane moglie. Ma la sete di vendetta, l’altra protagonista del libro, lo trascinerà tra le grinfie del legale dal quale si sentirà attratto, suo malgrado, irrimediabilmente.

Incontri, scontri, battaglie psicologiche, amori appassionati, vendetta, e le donne, figuranti in un romanzo tutto al maschile, ma indiscernibili dalla vicenda: da Celine, la segretaria un tantino masochista a Anne, l’amante di Hartmann, una cocainomane bella quanto arida. La ballerina di lap dance, l’oriunda Amaral che Earp e i suoi nemici si condendo a suon di carabina, fino a Liza, moglie di Jake e madre delle sue figlie.

L’uomo nell’ombra è scritto con stile crudo a tratti ruvido, non mancano scene di machismo, e anche l’erotismo, trattato con garbo e mai gratuito, occorre solo a dare una connotazione ad ampio raggio delle due storie d’amore, così simili e, al contempo, differenti.

E alla fine, quando finalmente il boss mostrerà il suo vero volto, mi viene da credere che saranno in molti i lettori che riprenderanno stupiti in mano il romanzo, e ripartiranno dalla prima pagina, da quel: -Los Angeles detta The Big Nipple- pronti a riprendere con occhio nuovo la lettura.

Questo Blog si auspica di promuovere e diffondere l'esistenza di questo mio romanzo ancora inedito.

Con la casa editrice Nonsoloparole ho già pubblicato il racconto Danzando con i propri demoni dalla tematica differente ma che mantiene inalterato lo stile schietto e scorrevole.

Sono graditi commenti di qualsiasi genere! Grazie

Giusi Dottini