lunedì 21 novembre 2011

Siamo solo piccole frecce di un grande arco

Siamo anonimi, passeggeri solitari in questo pianeta fatto di tante formichine pensanti. Siamo tanti, troppi, ci schiacciamo a vicenda convinti di aiutarci. Siamo solo sabbia anzi granelli di sabbia della stessa spiaggia. Siamo le emozioni che proviamo e non quelle che facciamo provare. Ecco che io, per sei anni, mi sono illusa di poter essere qualcosa di più di un granellino di sabbia, magari una conchiglia o un’onda del mare addirittura! Ma ora ho capito che anche divenendo onda o conchiglia, resto una delle tante. Onde o conchiglie. Le emozioni che posso regalare con i miei scritti, sono limitate a poche persone, questo perché qualcuno, il destino ostile o persone ostili, han deciso così. Ma è inutile prendersela, ora l’ho capito. È inutile battagliare quando comunque sia, nessuno mi dà la certezza che il mio ultimo romanzo, ad esempio, valga di più di quello super pubblicizzato che vende 100.000 copie. Nessuno. Adeguarsi è vita, anche se fa male. Bisogna solo essere concreti. Non posso andare contro il destino. Non basta essere bravi per diventare scrittori, per togliersi dall’anonimato. No. È, come sempre, una questione di fortuna. Alcuni ce l’hanno, altri no. Tutto qui. Io sono tra quelli che non ce l’hanno avuta, ed è inutile che mi illuda che cambi. Almeno ora lo so, almeno ora l’ho capito.

sabato 3 settembre 2011

Lasciarsi portare dal vento capriccioso della vita


Ecco Punto Libero, la rivista dell'associazione culturale presente nei castelli. Per tutti quelli che non posso usufruire del cartaceo, a pag 9 trovate il bellissimo articolo di Marco Onofrio dedicato a Lezioni di tango.

Ecco qui l'articolo su Puntolibero a pag 9

domenica 17 luglio 2011

Sono stata al concerto di Caparezza


E lo ho amato per tanti motivi, per Io vengo dalla Luna, naturalmente, quello che ritengo senza dubbio il brano che più mi rappresenta. Io vengo dalla Luna, io me ne frego di quello che pensano gli altri. Sono diversa, e allora? Sono diversa... mah... è importante sapere cosa penso io? No, è importante che ieri a Rock festival di Roma c’erano più di 10.000 persone a ballare, a saltare, per Caparezza, a gridare Berlusconi pezzo di merda e pure peggio. A dare un alito di vento diverso a quest’Italia, e tutti giovani, o quasi. Tanti bambini. Sì, ho avuto la conferma che Caparezza piace ai bambini. Ma di tutto il meraviglioso show, perché più che un concerto è stato un vero e proprio spettacolo, mi ha colpito il corista, meglio un duettatore per usare un termine che ho appena inventato! Nel suo 1.60x 48 kg forse, ha dato tutto se stesso, un’energia immensa. Ma chi è? perché non è famoso? Ma poi serve davvero esserlo. Beh, per forza se vuoi fare questo mestiere. Basta seguire i dettami dei testi di Caparezza. Lui è salito sul palco senza però abbassarsi alle leggi di mercato, e questo le persone lo sanno. Tenetevi amici di Maria de Filippi, io mi tengo stretto Caparezza

domenica 10 luglio 2011

venerdì 6 maggio 2011

Un cancro chiamato invidia



L’invidia è il sentimento umano più devastante e più inevitabile di tutti. tutti la provano, tutti ci soffrono. Sia chi l’ha, sia chi la subisce. Ecco che quanto stai male, se stai davvero male o cerchi gli altri facendo capire che stai male tutti sono là a consolarti. Ma chi ti vuole bene sul serio? Non si sa. Si sa solo che l’invidia, è quella che devasta gli altri. Così quando stai bene e l’altro no, allora ecco che magari un rapporto che prima funzionava non funziona più perché tu hai iniziato ad essere felice mentre l’altro è ancora nei guai. Mi viene una metafora, come da ragazzina, quando una delle due amiche si fidanza e l’altra si sente mancare la terra sotto i piedi. Io oggi ho capito qualcosa dei rapporti umani: sono fragili, fragilissimi. Perché c’è un cancro, un tremendo cancro maligno che si chiama invidia. Così una persona intelligente, culturalmente preparata, finisce per diventare nulla, pari alla più becera e ignorante di una vice portinaia sciampista per l’occasione, che non ha mai letto un libro anzi, una riga di un libro, in vita sua. Sento gli occhi di queste persone, così vuoti, così falsi. E ora mi dico: ma si può stare male per qualcuno che, consciamente o inconsciamente (e chi se ne frega dell’inconscio poi, abbiate quanto meno una coscienza!) dicevo: si può stare male per delle persone che invece di gioire della tua gioia ti odiano? Basta! Tanica di benzina in testa, e datevi fuoco!

giovedì 5 maggio 2011

Ho in mano Lezioni di tango


Notavo che è dal 30 Gennaio che non posto più su questo blog, e la cosa non mi sorprende. Tristemente non mi sorprende... Ora sono tornata, dai. E ho in mano Lezioni di tango
Che goduria

Lezioni di tango su EdiLet

domenica 30 gennaio 2011

Ebbrezza al cioccolato

Poche volte in passato una storia mi ha preso così. Sono coinvolta, ammaliata e super infognata.Ebbrezza al cioccolato

coming soon

domenica 9 gennaio 2011

Riscoprirsi normali o Riscoprirsi felici?

Sul blog di apo, spetteguless, il quale ringrazioe per l'informazione, ho scoperto questa bruttura:


Non mi sorprende davvero che lo schifoso mondo dell'editoria italiana partorisca pure questa roba, e proprio a una manciata da Lezioni di tango, che, a questo punto, avrebbe dovuto intitolarsi Riscoprirsi felici in quanto, tra l'altro, il protagonista etero, dopo una vita costellata di disgrazie, si scopre felice e innamorato di un uomo.
Credo che lo porterò alle presentazioni per fare un parallelo. Schifata... davvero davvero schifata