mercoledì 24 giugno 2009

Vacanze...


Con queste adorabili immagini, il calippo, che fa molto mare, estate, vacanze. Seeley Booth, che fa molto sesso, a parte questo fa bene guardarlo perchè, fa bene e basta eheheheh, vi saluto.
Spero di riuscire a postare qualche nefandezza da qualche internet point, minuti permettendo.
ciao!

Brothers


Brothers è il film che vedrà protagonisti Tobey Maguire e Jake Gyllenhaal, vabbé anche Natalie Portaman ma di cui ci importa il giusto, vale a dire: nulla!
Ecco in anteprima una foto sul set! Non sono deliziosi? Incestuosamente delizionsi...

martedì 23 giugno 2009

Rivisitando Dante in chiave case editrici.


Ovvero: l'inferno, purgatorio e paradiso dell'editoria Italiana secondo QUESTA famigerata lista di buoni, sani, biondi e con gli occhi azzurri, oppure grassocci, indolenti, e casinari. O, addirittura: spregevoli, malfattori, brutti da far paura. Sì, sono loro, gli editori italiani. E tutto questo è preso davvero sul serio, sia da loro (editori) sia dagli autori o presunti tali. Mi stancherò di dirlo cosa penso sull'editoria a pagamento, la rinominata E.A.P.. Penso di loro il peggio del peggio, né più né meno di quello che hanno scritto tanti miei colleghi compresa la persona che gestisce il blog alla quale facci anche i complimenti per TUTTO. Ma (era chiaro che c'era il ma, giusto?) ma non capisco una anzi: tante cose di questa lista. Ad esempio mancano nomi di famose case editrice a pagamento, ad esempio: Bastogi, Serarcangeli. Oppure la mia, la Nonsoloparole, che invece non chiede denaro. Poi alcune case editrici le trovi in paradiso malgrado si facciano pagare per la lettura, non era fra le frodi? Non ho trovato da nessuna parte Scrittura&Scritture che mi risulta essere una casa editrice in gamba, almeno lo è stata con me. Oppure, inorridisco, mi ritrovo al Purgatorio, una casa editrice fantastica come la mia Graphe.it, ma perché??? Non capisco...
Ma, soprattutto, mi domando (e domando a tutti) perchè esistono le puttane? Sì, avete capito bene, le prostitute. Perché ci sono tanti ma tanti uomini che sono disposti a pagare. E perché questi uomini sono disposti a pagare? Perché altrimenti non troverebbero con chi fare sesso ma anche per un sacco di altre ragioni. Ok, non stiamo parlando di prostituzione ma di editoria italiana. Già, c’è quella buona e quella scarsa. È vero. Ma anche per scrittori e scritti è lo stesso. Ci sono quelli bravi e capaci che meritano di pubblicare e quelli che invece farebbero meglio a cambiare hobby. Lo so, sono dura, ma la realtà è che chi sente il bisogno di pagare lo fa perchè vuole emergere a tutti i costi o perchè in fondo in fondo sa che il proprio scritto non vale il rischio di nessun editore, in altre parole non sarebbe proprio meritevole di essere stampato.
Se uno scrivere per diletto, fa bene. Fa benissimo. È terapeutico. Ma se si scrive con l’idea di diventare le nuove Maraini, o i nuovi Smith quando non se ne hanno proprio le capacità, è altamente negativo. Soprattutto per chi qualche capacità ce l'ha davvero.
Torniamo alle prostitute. Dicevamo: se non ci fossero i clienti non ci sarebbero nemmeno le puttane. Dunque se esiste una lista E.A.P. è perchè ci sono tanti, fin troppi, ‘clienti’ e si sa come va il mondo. Queste presunte case editrici si ritrovano nelle loro grinfie ingenui e sognatori che, logicamente, ci cascano. Ovvero si comprano le loro belle copie per poi ritrovarsi con una mano davanti e l’altra di dietro. Spero che il modo di dire sia conosciuto ai più.
No, Dante, o quel che ne resta, si rivolterebbe nella tomba a leggere quanto ho scritto, ne sono certa.
Come risolviamo la faccenda? Basterebbe tanto poco.
Basterebbe che si smettesse di pagare. Perché soddisfare quell’ego meschino e un tantino sciocco serve solo a ingrassare i porci.
E a creare liste a mio dire un po’ sommarie.

mercoledì 17 giugno 2009

Music for the generations



Un ponte invisibile unisce il primo concerto dei depeche mode, oltre 20 anni fa e quello di ieri sera. Sì perchè è da una vita, proprio una vita che i depeche intervallano con il loro sound stupendo e inconfondibile ogni attimo della mia di vita. Loro ci sono sempre stati, dalle emozioni adolescenziali, alla parte più matura e consapevole. C'erano quando scrivevo (ci sono sempre) c'erano quando a 15 anni ballavo da sola in camera da pranzo con lo stereo a palla e il disco che lottava per non saltare e la puntina per non rompersi (e quanto si rompeva era ora di buttare il giradischi!). A questo proposito dei depeche mode è anche il primo CD che ho comprato. Insomma una vita con i Depeche! Ieri sera si univano a me: mia sorella, Ale e Vanessa, tantissime persone, alcune amanti dei depeche, altre che erano lì per caso, un concerto come tanti. Questo mi ha dato un po' fastidio, lo ammetto, ma va da sé.
Sono stata proprio bene, malgrado il caldo, l'asfisiante contatto fisico con gli estranei, la confusione, gli sballottamenti, nonostante tutto mi sono gustata alla grande la musica e gli ancheggiamenti erotici di Mr. Dave sognoerotico Gahan. Il prossimo concerto? Presto, spero presto. Sinceramente, già non vedo l'ora...

lunedì 15 giugno 2009

Con gli occhi guardo in su


Quando si affronta un tema narrativo che ha le potenzialità di diventare romanzo, bisogna, innanzitutto, analizzare gli elementi che si hanno a disposizione: la qualità della voce, la capacità di esprimere per intero, o quasi, il proprio pensiero, l’originalità della frase, e via seguitando. Non
basta, con tutta evidenza, raccontare una storia questa è solo una parte dell’impresa, è necessario saperla mettere giù secondo le forme che più ci sono vicine.
Bene, diciamo che queste sono delle parole semplici, esatte, immediate. Ho detto esatte. Esatte per molti, certo non per tutti...