
Ovvero: l'inferno, purgatorio e paradiso dell'editoria Italiana secondo
QUESTA famigerata lista di buoni, sani, biondi e con gli occhi azzurri, oppure grassocci, indolenti, e casinari. O, addirittura: spregevoli, malfattori, brutti da far paura. Sì, sono loro,
gli editori italiani. E tutto questo è preso davvero sul serio, sia da loro (editori) sia dagli autori o presunti tali. Mi stancherò di dirlo cosa penso sull'editoria a pagamento, la rinominata
E.A.P.. Penso di loro il peggio del peggio, né più né meno di quello che hanno scritto tanti miei colleghi compresa la persona che gestisce il blog alla quale facci anche i complimenti per TUTTO. Ma (era chiaro che c'era il ma, giusto?) ma non capisco una anzi: tante cose di questa lista. Ad esempio mancano nomi di famose case editrice a pagamento, ad esempio:
Bastogi, Serarcangeli. Oppure la mia, la
Nonsoloparole, che invece non chiede denaro. Poi alcune case editrici le trovi in paradiso malgrado si facciano pagare per la lettura, non era fra le frodi? Non ho trovato da nessuna parte
Scrittura&Scritture che mi risulta essere una casa editrice in gamba, almeno lo è stata con me. Oppure, inorridisco, mi ritrovo al Purgatorio, una casa editrice fantastica come la
mia Graphe.it, ma perché??? Non capisco...
Ma, soprattutto, mi domando (e domando a tutti) perchè esistono le
puttane? Sì, avete capito bene, le prostitute. Perché ci sono tanti ma tanti uomini che sono disposti a pagare. E perché questi uomini sono disposti a pagare? Perché altrimenti non troverebbero con chi fare sesso ma anche per un sacco di altre ragioni. Ok, non stiamo parlando di prostituzione ma di editoria italiana. Già, c’è quella buona e quella scarsa. È vero. Ma anche per scrittori e scritti è lo stesso. Ci sono quelli bravi e capaci che meritano di pubblicare e quelli che invece farebbero meglio a cambiare hobby. Lo so, sono dura, ma la realtà è che chi sente il bisogno di pagare lo fa perchè vuole emergere a tutti i costi o perchè in fondo in fondo sa che il proprio scritto non vale il rischio di nessun editore, in altre parole non sarebbe proprio meritevole di essere stampato.
Se uno scrivere per diletto, fa bene. Fa benissimo. È terapeutico. Ma se si scrive con l’idea di diventare le nuove Maraini, o i nuovi Smith quando non se ne hanno proprio le capacità, è altamente negativo. Soprattutto per chi qualche capacità ce l'ha davvero.
Torniamo alle prostitute. Dicevamo: se non ci fossero i clienti non ci sarebbero nemmeno le
puttane. Dunque se esiste una lista
E.A.P. è perchè ci sono tanti, fin troppi, ‘clienti’ e si sa come va il mondo. Queste presunte case editrici si ritrovano nelle loro grinfie ingenui e sognatori che, logicamente, ci cascano. Ovvero si comprano le loro belle copie per poi ritrovarsi con una mano davanti e l’altra di dietro. Spero che il modo di dire sia conosciuto ai più.
No, Dante, o quel che ne resta, si rivolterebbe nella tomba a leggere quanto ho scritto, ne sono certa.
Come risolviamo la faccenda? Basterebbe tanto poco.
Basterebbe che si smettesse di pagare. Perché soddisfare quell’ego meschino e un tantino sciocco serve solo a ingrassare i porci.
E a creare liste a mio dire un po’ sommarie.